Musica

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MUSICHE E DANZE

Le musiche e le danze sono molto antiche, e sono giunte probabilmente in valle con i primi insediamenti della comunità resiana nel IV secolo. L’orchestra consta di soli due strumenti: il violino- in resiano cïtira e il violoncello-‘ chiamato bünkula, mentre il battito del piede che accompagna tutta la musica è il “terzo strumento” fondamentale, che assicura il ritmo. Tali strumenti sono di recente introduzione e, secondo gli studiosi, sostituiscono una sorta di cornamusa, chiamata dudy, precedentemente utilizzata. Per questo, gli strumenti attuali acquistati, subiscono diverse manipolazioni e sostituzioni, vengono utilizzate corde di mandolino per il violino, queste ultime vengono tirate al massimo e lo strumento viene poi accordato estremamente alto, solo tre corde invece per il violoncello di cui una in fibra animale, i ponticelli dei due strumenti vengono modificati. Anche il modo in cui gli strumenti vengono suonati è anomalo, il violino non viene appoggiato sotto il collo ma viene quasi “steso” lungo il braccio del suonatore ed appoggiato subito sotto la spalla, mentre le corde della bünkula non vengono pizzicate ma sfregate da un curioso archetto chiamato loh (oppure: lok) costruito, ancora oggi, in casa da provetti falegnami.
La musica viene resa sempre dai due strumenti in coppia, cïtira e bünkula, oppure da due o tre cïtire ed una bünkula. Durante il Püst, vista la partecipazione di molti suonatori, non è strano assistere all’esibizione di molti violini e violoncelli. Ciò che è importante sottolineare è che i suonatori non seguono spartiti, i più anziani non conoscono nemmeno le note musicali! La musica viene appresa “ad orecchio’ i giovani suonatori si rivolgono ai più anziani per imparare a suonare ed a perfezionarsi. Quando si esibiscono suonano “a memoria” e, molto spesso, improvvisano. A volte creano nuove melodie che poi prendono il loro nome. Il ballo è caratterizzato da un ritmo incalzante e frenetico. I ballerini danzano sempre in coppia e non si toccano mai. Sembra quasi ballino singolarmente, per conto loro, prova questa dell’antichità e della particolarità della danza. Non è strano assistere al ballo di coppie formate da due donne oppure da due uomini che ballano tra di loro, tale consuetudine è del tutto normale ed accettata. La base del ballo consiste in giri su se stessi e in cambio di posto con il proprio ballerino. Al cambiare della tonalità ecco i ballerini battere energicamente il piede a terra. Vi sono comunque delle varianti, nel ballo a croce, eseguito da due coppie di danzerini che si intrecciano e cambiano posto continuamente, nel cerchio e nel ballo a tre (due donne che volteggiano intorno all’uomo che danza) conosciuto come il ballo delle lipe bile maškire/le belle maschere bianche di Carnevale.
Nelle frazioni di Oseacco e di Uccea, specialmente tra i più anziani, sono ancora in uso modi di danzare che consistono, nel caso di Osoanè, in passaggi continui e assenza di giri e nel caso di Ucja in particolari volteggi della donna che danza quasi “attorno” all’uomo.

GRUPPO FOLKLORISTICO “VAL RESIA”

Il gruppo folkloristico “Val Resia” di Resia (Udine) è sorto ufficialmente nel 1838, quando un gruppo organizzato di suonatori e ballerini si recò a Udine in occasione della visita dell’imperatore d’Austria Ferdinando I. Non vi sono informazioni circa altri sodalizi folklorici che possano vantare più di 170 anni di attività né in Italia, né in Europa e per questo, molti esperti di storia del folkore ritengono che il gruppo folkloristico “Val Resia” possa vantarsi di essere uno dei più antichi in assoluto nel panorama italiano ed europeo. Oltre alla longevità, la particolarità e l’originalità del Gruppo Folkloristico “Val Resia” consta nel fatto che, oltre a presentare musiche, danze e costumi propri della comunità della Val Resia, testimonia una realtà culturale e tradizionale tuttora esistente. La Val Resia si accende di musiche e danze, nella quale è coinvolta tutta la comunità, in molte occasioni di incontro durante tutto l’arco dell’anno, specialmente durante le feste e le manifestazioni più sentite quali il Püst / il carnevale resiano, le feste paesane, la coscrizione, i matrimoni.

Il gruppo folkloristico non avrebbe motivo di esistere in valle in quanto tutti i resiani sanno ballare “la resiana”, il sodalizio è nato ed è attivo per far conoscere questa esclusiva tradizione al di fuori della valle.

Testo a cura del gruppo Folkloristico Val Resia.

Per ulteriore informazioni consultare il sito: www.rezija.com

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