Alpinismo

Alpinismo classico

Per alpinismo classico si intende vie normali, vie ferrate, vie di cresta evie di roccia sia facili che difficili. Il limite fra escursionismo, alpinismo e arrampicata è spesso effimero e opinabile. Nella realtà tale differenza non ha un grande significato se non quello di catalogazione: la caratteristica importante è che nell’effettuare una salita si possa trarre piacere e divertimento e che le difficoltà siano commisurate alle proprie aspirazioni e capacità. Il territorio del Parco Naturale delle Prealpi Giulie offre diverse opportunità di questa disciplina.

Testo tratto da “Alpinismo classico e sportivo nel Parco delle Prealpi Giulie”

Per ulteriori approfondimenti:
www.parcoprealpigiulie.it

Alta Via Resiana

Itinerario percorso

Primo giorno: Coritis – Berdo di Sopra – Malga Còot -Monte Guarda – Bivacco Costantini (disl. salita 1277 m,disl. discesa 236 m, ore 3.30;

Secondo giorno: Bivacco Costantini – Infrababa Grande- Monte Slebe – Monte Lasca Plagna – Cerni Vogu -Porton Sotto Canin – Canin Basso – Monte Canin – Picco di Carnizza – Bivacco Marussich (disl. salita 1292 m, disl.discesa 932 m, ore 6.30);

Terzo Giorno: Bivacco Marussich – Forca di Terra Rossa- Monte Sart – Ta-na Sartë – Sella Buia – Stolvizza (disl.salita 339 m, disl. discesa 1811 m, ore 5.30);

Informazioni

ACCESSO: Da Resiutta risalire la Val Resia fino a Coritis (649 m)

PARTENZA: Coritis (649 m)

DIFFICOLTÀ: Alpinisti – PD, I e II grado, tratti esposti, via ferrata impegnativa

Descrizione

L’Alta Via Resiana è un grandioso itinerario che cavalca tutte le creste che si affacciano sulla Val Resia.
È un percorso di grande bellezza e maestosità, attraversa ambienti diversi e solitari presentando una lunghezza notevole con difficoltà alpinistiche. L’Alta Via Resiana si propone con percorrenza dal Monte Guarda al Monte Sart (da sud-est a nord-ovest), ma può essere affrontata in entrambi i sensi di marcia. È segnalata con triangoli di vernice rossa lungo tutta la cresta, mentre i sentieri di carattere escursionistico riportano la normale indicazione del CAI.

Data la lunghezza e la complessità del percorso, per una descrizione dettagliata dell’itinerario, si rimanda alla pubblicazione edita dal ParcoNaturale delle Prealpi Giulie “Alta Via Resiana – Ta Visoka Rosojanska Pot.”

Monte Canin - Via Ferrata Julia

Itinerario percorso

Rifugio Gilberti (1850 m) – Sella Bila Pec (2006 m) -Attacco della ferrata (2350 m) – Monte Canin (2587 m)

ATTENZIONE: Questa salita, facilitata nell’accesso dalla funivia di Sella Nevea, è molto frequentata. Ciò nonostante essa presenta diverse difficoltà e pericoli dovuti sia al percorso attrezzato impegnativo, che all’attraversamento del piccolo ghiacciaio, spesso sottovalutato dagli escursionisti.

Informazioni

ACCESSO: Risalire la Val Raccolana fino a Sella Nevea, parcheggio della funivia

PARTENZA: Stazione di arrivo a monte della funivia, nei pressi del Rifugio Gilberti

DIFFICOLTÀ: Escursionisti esperti/Alpinisti – via attrezzata e facile attraversamento del Ghiacciaio del Canin.

Descrizione

Dalla Sella si attraversa verso sinistra per mulattiera a tratti scavata nella roccia e dopo aver scavalcato alcune dorsali e alcuni canali si raggiunge in lieve discesa un bivio. Il sentiero n. 632 prosegue nell’altopiano verso il Bivacco Marussich el a Sella Grubia, per il Monte Canin si volge invece a sinistra, in salita. L’ambiente assume un aspetto lunare, con inghiottitoi e abissi, ghiaie, detriti e relitti glaciali.Si raggiunge un dosso morenico, margine del ghiacciaio del Canin, ora decisamente ritiratosi. Ci si ferma comunque al suo limite per prepararsi a risalire il breve tratto ghiacciato, breve ma spesso insidioso (ore 2.00).Opportunamente attrezzati (spesso sono necessari piccozza e ramponi) e già pronti per la via ferrata (casco, imbracatura, kit da ferrata), si risale il tratto glaciale e si supera la crepaccia terminale. Poi lungo placche si raggiungono i primi cavi della Via Ferrata Julia, si percorrono alcune fessure superficiali che conducono ad un pendio detritico. Lo si risale volgendo verso destra alla base di un tratto verticale attrezzato con cavi e staffe. Poi il percorso prosegue sullo sperone di sinistra, risalendo roccette e, superati un paio di gradini verticali, raggiunge la cresta. Quest’ultima va percorsa verso destra, aggirando qualche facile roccia sul lato meridionale, fino alla vicina croce di vetta (ore 1.00, ore3.30 dal Rif. Gilberti).

Monte Canin - Via Normale Resiana

Itinerario percorso

Coritis (tornante quota 620 m) – Casera Canin (1444 m)- Canin Basso (2571 m) – Monte Canin (2587 m)

Salita lunga e non molto frequentata, ma consigliabile per la grandiosità dell’ ambiente e per la semplicità del percorso. È possibile pernottare presso la Casera Canin, incustodita ma ben attrezzata ed accogliente.

Informazioni

ACCESSO: Da Resiutta risalire la Val Resia quasi fino a Coritis

PARTENZA: Poco prima di Coritis, si attraversa un ponte e sul primo tornante vi è l’indicazione per la partenza del sentiero n. 642 per Casera Canin

DIFFICOLTÀ: Escursionisti esperti – percorso lungo con pendii ripidi e roccette

Descrizione

Poco prima di Coritis, sul primo tornante, alcune tabelle indicano la partenza del sentiero n. 642. Esso attraversa l’alveo del Rio Secco e inizia a risalire la spalla boscosa con diversi tornanti fino alle case dei Berdo di Sotto. Si sale ancora, poi si attraversa un torrente e si percorre un bellissimo bosco di faggio fino alla quota di 1200 m circa.
Qui il sentiero si snoda fra balze ricoperte di rigogliosi pini mughi e brevi risalti per uscire su dei prati, poco sotto allaCasera Canin, posta in assolata e panoramica posizione (ore 2.30).
Dietro la casera, lungo la cresta erbosa si inerpica una traccia di sentiero,segnalata con triangoli rossi un po’ sbiaditi (attenzione, non è il sentiero n. 642 – 642/a). Essa va seguita lungamente fino ad affacciarsi sul versante sloveno, dove si incrocia il percorso dell’Alta Via Resiana. Si continua a salirel ungo la cresta, aggirando sulla sinistra un risalto roccioso per poi ritornare sudi essa, che diviene facile ed ampia fino alla vetta del Canin Basso (2.45 ore).Ora ben visibile, la vetta del Monte Canin sembra lontana, ma il percorso non presenta che pochi metri di dislivello, perciò la si raggiunge in breve tempo (15min, tot 5.30 ore).

Viliki Rop - Via Colavizza

Itinerario percorso

Sella Carnizza (1090 m) – attacco della via (1250 m) -400 m di lunghezza

Informazioni

ACCESSO: Risalire la Val Resia verso l’abitato di Lischiazze e proseguire fino a Sella Carnizza

PARTENZA: Sella Carnizza

DIFFICOLTÀ: Alpinisti – D-, III e IV

Descrizione

La via Alberto Colavizza è un’arrampicata vera e propria e presenta difficoltà contenute sul IV grado, richiedendo perciò esperienza e competenza di questo genere di salite. La roccia si presenta solida ed offre un’arrampicata prevalentemente di placca su una lunghezza di quasi 400 m. La via è abbastanza ripetuta e risulta chiodata, anche se è opportuno integrare leprotezioni con friend, facilmente collocabili nella fessura di fondo del diedro.Sono altresì utili dei chiodi per rinforzare le soste. Da Sella Carnizza seguire il sentiero n. 737 per 5 minuti, e quando esso risale dopo un tratto in falsopiano (quota 1177 m), abbandonarlo e procedere nel bosco di faggio. Si traversa a lungo in quota o in discesa, rasentando alla base delle ripide balze rocciose immerse nella vegetazione. Poco dopo le suddette placche si risale ripidamente per circa mezz’ora, seguendo alcuni segnali bianco/rossi sugli alberi. Finalmente si raggiunge la base dei tre grandi diedri che caratterizzano la parete nord del Viliki Rop. La via Colavizza segue quello di destra, che è il più lungo e interessante (ore 1.30).La discesa si effettua dall’ultima sosta salendo in obliquo a sinistra (bolli rossi),quindi attraversando facili placche e poi un canale fino ad una selletta di cresta da cui si vede l’acrocoro dei Musi. Si scende a sinistra lungo un ripido canalino erboso, poi si volge a destra e fra roccette e vegetazione si raggiungono le ghiaie alla base delle pareti. Ora si attraversa tutto il circo verso destra risalendo fino ad incrociare il sentiero n. 737, che seguito in discesa conduce alla Sella Carnizza.

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